giovedì 28 luglio 2011

provvisorio 2

Il più bello ed elegante dell’orchestra è senza dubbio un giovane di stanza al centro della formazione dei contrabbassi, che sembra esaudire l’implorazione (anni 60) di don Marino Barreto junior al pittore, cui chiede: “Tra gli Arcangeli ti prego / Metti un angioletto negro”. Sempre nel gruppo dei contrabbassi, in alto a sinistra, è situata una esecutrice vestita spartanamente e dalle maniere molto pratiche e spiccie, che mi ha fatto esclamare: “Guarda, la donna delle pulizie è venuta a dare una mano ai contrabbassi”! Da una trasmissione televisiva sul folklore trecentesco ho appreso questa denominazione per le donne insigni dotate di particolari virtù: “Madonne di Contrada”. Ebbene, le due celestiali e serene signore bionde che suonano l’arpa meritano senz’altro il titolo di “Madonne d’Orchestra”. Vedendo il filmato per la seconda o terza volta apprezzerete la timida, delicata e… piacente professoressa titolare del secondo fagotto. Ma la stella delle stelle è senz’altro la benefica, serafica, salvifica sorella suora di Mary Poppins che fa il suo ingresso sulla scena quando appare alla tastiera della Celesta Schiedmayer nella danza di Fata Confetto esattamente all’istante 1h22’01”. Ad aggiungere gaudio al tripudio generale, sorella Poppins duetta con la sua Celesta nientemeno che con la “contessa contessa” ed il suo bassone dalla voce di Fedora Barbieri, ed assistiamo così al brano più grazioso di tutta la storia della musica. Con la Celesta Tchaikovsky ha giocato benissimo le sue carte. Questo strumento è stato brevettato nel 1886 da Auguste Mustel, ed ora è fabbricato unicamente dalla ditta Schiedmayer di Stoccarda, che produce strumenti a tastiera dal 1735. Ultimamente è sorta una disputa tra la Schiedmayer, ereditaria del brevetto originale di Mustel, e la Yamaha, che ha prodotto uno strumento simile che, però, confrontando i brevetti, va considerato come un “Glockenspiel” a tastiera, non come una vera Celesta di Mustel. Ma ora accostiamoci allo Schiaccianoci da teatro, cioè al balletto vero e proprio. Uno straordinario colpo di fortuna è stato quello di trovare una esecuziione completa ininterrotta introdotta su YouTube il 14 gennaio di quest’anno (2011) : si tratta nientedimeno che della versione televisiva di una storica esecuzione avvenuta il 10 febbraio 1968 al teatro Covent Garden di Londra (il Teatro di Sua Maestà) interpretata da Rudolf Nureyev e Merle Park, tutti i particolari contenuto nei titoli di testa e di coda. Ed arrivati a questo punto io tackcio e mi godo lo spettacolo insieme a voi, perché è la prima volta che assisto all’esecuzione di un balletto classico. Però mi è rimasto il dono della vista e dell’udito, facoltà che mi consentono di constatare la prevalenza della visione sul suono nella percezione del realismo di un evento. Ed infatti la musica di Tchaikovsky, che avevo percepito come avveniristica, qui, al cospetto dell’azione scenica, si ricontestualizza. E siccome l’azione scenica è di tipo ottocentesco, la musica di Tchaikosky si trasforma in un delizioso accompagnamento….ottocentesco, senza perdere un alcunché del suo valore musicale. Il fatto è che lo Schiaccianoci sinfonico è uno spettacolo del tutto distinto, e persino alieno, dallo Schiaccianoci teatrale: lì è la musica, qui è il balletto. Comunque la nostra fortuna non finisce qui: le escuzioni integrali, diverse delle quali ininterrotte, reperibili su internet sono addirittura numerose! Una di esse, interpretata da Michail Baryshnikov, richiede però una speciale parola d’ordine da parte della Sony, che dichiara di esserne proprietaria. Pertanto, volendo presentare anche una versione più moderna dello Schiaccianoci, m’è sembrata ideale quella del Teatro Mariinsky di Sanpietroburgo, il teatro che fu…teatro della prima rappresentazione dello Schiaccianoci. Questa esecuzione televisiva, effettuata in collaborazione con France 3, risale all’anno 1994, ma è stata caricata su YouTube soltanto il 16 aprile 2011, quindi poco tempo fa, il che dimostra quali poderose innovazioni sta introducendo YouTube in questi ultimi tempi, e penso che entro poco tempo ancora questa istituzione potrà considerarsi la biblioteca assoluta per l’intero sistema solare. Anche in questo caso vi dirò che la parte di Masha e della Principessa è affidata a Larissa Lezhnina e quello dello Schiaccianoci e del Principe a Victor Baranov, e lo faccio solo per farvi notare che, rispetto al testo originale di E.T.A Hofmann e alla tradizione occidentale, in cui la bambina protagonista della favola si chiama Clara, questa volta viene chiama Masha. Il resto lo potete leggere sui titoli di testa e di coda.